Oggi noi cittadini del mondo viviamo un momento critico epocale dal punto di vista sanitario, politico, sociale, economico e psicologico a seguito dall’entrata nelle nostre vite di un nemico comune, il coronavirus. Ciò che molte persone stanno vivendo nei vari paesi è un senso di profonda incertezza, perdita del controllo e disorganizzazione cognitiva e comportamentale. Emozioni quali l’ansia e la paura sono risposte immediate assolutamente sane in questo momento; esse rappresentano risposte evolutive finalizzate alla sopravvivenza che segnalano la minaccia alla salute e all’integrità psico-fisica.
Tali emozioni hanno una funzione sana quella di attivare comportamenti di protezione utili a sé stessi e agli altri. A tal proposito è bene ricordare che ognuno possiede una mente emotiva ed una razionale che rappresentano due parti di noi. La mente emotiva è frutto dell’attivazione di bisogni emotivi e paure profonde, essa può condurre ad interpretare i fatti in modo distorto e amplificato, generando pensieri irrazionali. La mente emotiva può super- attivarsi in situazioni caratterizzate da un elevato livello di rischio ed incertezza come quello che stiamo vivendo. La mente razionale è volta alla conoscenza dei fatti empirici attraverso la considerazione logica dei dati reali, tendendo all’interpretazione della realtà nel modo più oggettivo possibile. La mente razionale è quella parte di noi che pianifica e giudica le cose secondo criteri logico-razionali. È importante scegliere quale mente attivare nelle diverse situazioni ed in linea di massima, equilibrare e integrare queste due parti ci consente di adattarci meglio anche alle situazioni più difficili! La nostra mente saggia può essere considerata il frutto dell’integrazione tra mente emotiva e razionale.
In questo particolare momento di crisi, per le persone che hanno una forte mente emotiva risulterà molto difficile gestirla ed equilibrarla con pensieri più razionali e positivi; per tale ragione molti passano dal sperimentare una sana ansia al panico, percependo ogni situazione come pericolosa. Gli esseri umani non sono “progettati” per vivere uno stato di allerta o attivazione psico-fisica duraturo, la reazione di ansia o paura dovrebbe risolversi nel breve termine con una risposta di (attacco o fuga) di fronte alla situazione pericolosa. Pertanto, quando il fattore di stress perdura è importante riuscire ad avere pensieri sani (razionali e utili) che riducano il senso di pericolo al fine di non mantenere l’organismo in uno stato di stress.
Quali sintomi e risposte emotive può generare la pandemia da coronavirus nelle persone?
Ansia Generalizzata e Panico dovuti al senso di minaccia e incertezza che conduce alla messa in atto di comportamenti illogici, controproducenti, inutili e in alcuni casi persino dannosi per gli altri;
Ipocondria dovuta alla forte paura per la propria salute;
Tristezza e Senso di Solitudine dovuta alla riduzione dei rinforzi sociali;
Intolleranza alla noia dovuta alla limitazione delle abitudini e delle attività (riduzione della libertà personale);
Disperazione che può subentrare di fronte alla perdita di persone care o di un forte danno economico.
Cosa può aiutarci a stare psicologicamente meglio?
- Cercare di ritrovare una routine stabilendo delle attività utili o piacevoli per impiegare il tempo da trascorrere a casa!
- Considerare lo stare a casa un’opportunità per coltivare alcune attività che per ragioni di tempo trascuriamo di solito!
- Mantenere la comunicazione, la condivisione e la vicinanza emotiva con gli altri attraverso i mezzi di comunicazione disponibili!
- Evitare di catastrofizzare: anche se la situazione è critica pensare costantemente al peggio non ci aiuta a vivere il presente!
- Evitare di focalizzarsi solo sulle notizie negative escludendo i dati che indicano un miglioramento, anche se lieve, della situazione!
- Cercare di inserire almeno un pensiero positivo al giorno!
- Pensare che la situazione è critica ma non sarà eterna, prima o poi si tornerà alla normalità!
Di fronte alla peggior crisi sanitaria degli ultimi cento anni tutti noi ci fermiamo ma non perdiamo la speranza affidandoci alla scienza e alle autorità con tutta la fiducia di cui disponiamo. Noi psicologi restiamo vicini ai nostri pazienti impegnandoci a garantire il nostro sostegno e la nostra presenza come persone e professionisti al servizio della salute del prossimo.
Dott.ssa Giulia Bartolomeo