TERAPIA FAMILIARE

CHE COS’E’ UNA FAMIGLIA?

Una famiglia è un insieme (sistema complesso) di persone legate da un vincoli biologici e affettivi, relazioni di  inter-dipendenza e gerarchie; le persone s’influenzano reciprocamente generando relazioni circolari causa-effetto.  La famiglia è organizzata su gerarchie funzionali, ovvero su ruoli, status, funzioni e compiti di ciascun membro.

terapia familiare

Inoltre, ogni nucleo familiare è in relazione con il mondo esterno ed i confini con esso possono essere più o meno rigidi e dunque modulare l’intensità e la qualità dei rapporti con gli altri. Tutte le famiglie attraversano momenti / eventi difficili che rappresentano spesso tappe inevitabili del percorso di evoluzione familiare;  “appuntamenti inevitabili con la vita”, in cui la destabilizzazione è funzionale al ritrovamento di  un nuovo equilibrio.

La famiglia è in continuo cambiamento e adattamento a causa di eventi esterni o interni che la turbano, la trasformano e ne consentono l’evoluzione!

QUANDO E’ NECESSARIO RICHIEDERE UNA TERAPIA FAMILIARE?

  • Quando uno o più membri del nucleo familiare manifestano sofferenza, disagio o malessere psicologico (rabbia, rifiuto, preoccupazione eccessiva, comportamenti aggressivi o violenti, ecc,.);
  • Quando la famiglia è in difficoltà nel gestire un momento/evento critico (nascita di un figlio, adolescenza di un figlio, lutto, separazione, pensionamento, crisi economica, ecc,.);
  • Quando un bambino o un adolescente manifesta chiari segni di disagio psicologico e/o comportamentale;
  • Quando emerge disaccordo e conflittualità nell’educazione dei figli;
  • Quando i tentativi di ristabilire l’armonia familiare sono risultati infruttuosi;
  • Quando la comunicazione è difficoltosa o impossibile;
  • Quando i ruoli sono confusi o non definiti;
  • Quando il disagio si esprime in comportamenti problematici e disadattivi;
  • Quando il livello di conflittualità verbale (o fisica) è elevata;
  • Quando c’è una difficoltà nell’elaborare un evento traumatico (lutto, incidente, malattia, abuso, separazione, ecc,.).

PERCHE’ UNA TERAPIA FAMILIARE PUO’ FAR ELA DIFFERENZA?

Perché…

  • Aiuta le persone ad esprimere, condividere e confrontarsi su bisogni, pensieri ed emozioni, in un contesto protetto e non giudicante;
  • Favorisce l’emergere di problematiche individuali che interferiscono negativamente sulle relazioni familiari;psicoterapia familiare
  • Aiuta le persone ad apprendere capacità di comunicazione e relazione più funzionali e adattive;
  • Aiuta le persone ad identificare, rispettare e ristabilire ruoli familiari;
  • Aiuta le persone a gestire le emozioni negative (rabbia, tristezza, aggressività) esprimendole in modo adattivo nel rispetto degli altri;
  • Aiuta le persone a identificare, chiarire e risolvere situazioni problematiche.

ASPETTI CENTRALI DELLA TERAPIA FAMILIARE (COGNITIVO-COMPORTAMENTALE)

  • Identificare e ristrutturare credenze e schemi disfunzionali riguardanti le dinamiche relazionali familiari;
  • Modificare schemi individuali e familiari disadattivi
  • Accettare e rispettare i bisogni dell’altro, rispettando al contempo i propri
  • Modificare aspettative e pretese irrealistiche verso i membri del nucleo familiare
  • Ripristinare uno stile comunicativo efficace e adattivo, diminuendo le interazioni distruttive
  • Abbassare il livello di conflittualità (esplicito ed implicito)
  • Ristabilire e normalizzare le dinamiche familiari

psicologo famiglia

La finalità della familiare è quella di aiutare i componenti di una famiglia a ritrovare il benessere psicologico che consenta una qualità di vita familiare soddisfacente.

La motivazione al cambiamento è un elemento fondamentale da cui dipende l’efficacia della terapia!

LA MEDIAZIONE FAMILIARE

Un altro tipo d’intervento di aiuto alle famiglie è la mediazione familiare che si realizza in un contesto di volontà di separazione o divorzio dei coniugi/conviventi principalmente il presenza di figli.

La mediazione familiare si differenzia dalla terapia familiare per processo, obiettivi e finalità!

La mediazione familiare consiste in un intervento di riorganizzazione delle relazioni familiari. Esso si rivolge a coppie sposate o conviventi principalmente con figli, in fase di separazione (o già separate).
problemi familiari la mediazione familiare mira ad individuare dei punti d’incontro tra le figure genitoriali riguardanti  la gestione dei figli nel  momento critico e doloroso  della separazione. Gli incontri di mediazione familiare costituiscono un contesto protetto in cui affrontare insieme argomenti delicati e conflittuali quali la gestione economica e del tempo trascorso con i figli, le modalità in relazione a festività e vacanze, ecc. l’obiettivo è individuare modalità e soluzioni nel rispetto di entrambi i genitori e soprattutto delle esigenze dei figli affinché si giunga ad una separazione meno dolorosa possibile, stravolgendo il meno possibile la vita quotidianità dei figli.

COS’E’ LA MEDIAZIONE FAMILIARE?

  • È uno spazio neutrale e protetto in cui trovare accordi e rinegoziare aspetti riguardanti la gestione economica e relazionale dei figli in contesto.
  • E’ un intervento finalizzato a promuovere accordi tra i genitori che soddisfino i bisogni e tutelino gli interessi dei figli.

COSA NON E’ LA MEDIAZIONE FAMILIARE?

  • Non è un intervento finalizzato a ricostruire un rapporto di coppia favorendo un ritorno insieme dei partner.
  • Non è un intervento che sostituisce la consulenza legale o l’iter giudiziario.
  • Non è una terapia di coppia o una terapia familiare

OBIETTIVI GENERALI DELLA MEDIAZIONE FAMILIARE

  1. Accompagnare i genitori nel momento critico della separazione aiutandoli a gestire la conflittualità attraverso l’individuazione di soluzioni reciprocamente soddisfacenti e nell’interesse dei figli;
  2. Aiutare i genitori a ristabilire una modalità comunicativa funzionale all’individuazione e al rispetto di accordi condivisi;
  3. Favorire lo sviluppo della capacità dei genitori di comunicare e relazionarsi nel modo più costruttivo possibile al fine di essere in grado in situazioni future di trovare nuovi accordi coerentemente con l’evoluzione delle esigenze dei figli;
  4. Raggiungere la cogenitorialità (o bigenitorialità); essa riguarda la salvaguardia della responsabilità genitoriale individuale nei confronti dei figli.

ASPETTI e ARGOMENTI TRATTATI NELLA MEDIAZIONE FAMILIARE

  • Comunicazione della separazione ai figli;
  • Affidamento dei figli;
  • Tempi e modalità di frequentazione dei figli: calendario vacanze, visite genitore non affidatario, visite di componenti delle famiglie d’origine, ecc.;
  • Scelte educative: scelta della scuola, delle attività sportive e ricreative, ecc.;
  • Analisi dei bisogni (di genitori e figli);
  • Problemi di comunicazione e conflittualità tra i genitori;
  • Problemi relativi alla famiglia ricostituita come la relazione dei figli con eventuali nuovi compagni dei genitori;
  • Impegni economici per i figli (determinazione dell’assegno di mantenimento a favore del partner e dei figli, l’assegnazione della casa coniugale, la spartizione dei beni comuni, ecc.).

RUOLO DEL MEDATORE FAMILIARE

Il mediatore è una figura tecnicamente formata e preparata nella gestione dei conflitti e ad esercitare la funzione di intermediario tra le figure genitoriali.

mediatore familiarell mediatore familiare assume un ruolo imparziale e non giudicante attraverso l’instaurazione di una relazione empatica e collaborativa con i genitori che favorisca una comunicazione costruttiva tra di loro, riducendo la conflittualità. La posizione neutrale del mediatore implica che il suo compito sia unicamente quello di favorire l’individuazione di accordi e soluzioni costruttive all’interno di un clima più collaborativo e sereno possibile. Pertanto, il mediatore non fornisce risposte o soluzioni ma si limita a stimolare queste nei partner i quali restano i protagonisti nella gestione del proprio conflitto. Il mediatore familiare, utilizzando tecniche specifiche di mediazione e negoziazione, indirizza i genitori verso un dialogo costruttivo e funzionale ai cambiamenti familiari. Nonostante la mediazione familiare si ispiri a principi propri della psicologia, della sociologia e della giurisprudenza, il ruolo del mediatore non deve essere confuso con quello dello psicoterapeuta, dell’avvocato e dell’assistente sociale.

L’obiettivo è generare un clima positivo adeguato all’individuazione di soluzioni personalizzate nel rispetto dei bisogni e delle personalità di ciascun membro della famiglia.

CARATTERISTICHE E DURATA DELLA MEDIAZIONE FAMILIARE

 La mediazione familiare è un intervento:

  • A breve termine;
  • Strutturato in numero definito di incontri (10/12 colloqui a cadenza settimanale o quindicinale dalla durata di circa un’ora);
  • Focalizzato sulla definizione di obiettivi concreti e individuazione di soluzioni;
  • Centrato sul presente e sul futuro;
  • Realizzato in assenza di conflitto giudiziale in corso.

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“Io non sono un prodotto della mia situazione. Io sono un prodotto delle mie decisioni”.  

Stephen Covey