TERAPIA DI COPPIA

terapia di coppiaTutte le coppie attraversano momenti di “crisi” o “difficoltà” nel corso della loro storia di coppia! E’ assolutamente normale e fisiologico mettere in discussione la relazione affettiva con il partner quando si incontrano ostacoli nel suo sviluppo. La difficoltà rappresenta un’opportunità di crescita e miglioramento della relazione stessa che implica la messa in discussione di sé, dell’altro e della relazione in generale. Una coppia “mai in crisi” o “senza problemi” è una coppia statica che non compie passi indietro ma neppure in aventi, resta in equilibrio ma non evolve! Affrontare le difficoltà insieme rende la relazione più profonda. Anche nella vita di coppia esperto è chi già ha commesso errori e non chi non ha mai sbagliato!

Quando può essere utile intraprendere un percorso di terapia di coppia?

  • Quando c’è stato un tradimento
  • Quando non si riesce più a comunicare
  • Quando si manifestano comportamenti aggressivi o violenti
  • Quando c’è un’insoddisfazione sessuale o una mancanza di intimità
  • Quando si manifestano atteggiamenti di gelosia eccessiva
  • Quando diminuisce il sentimento d’amore o l’interesse verso il partner
  • Quando si provano di emozioni negative (es. noia, rabbia, senso di solitudine ecc.)
  • Quando le famiglie d’origine o atre persone interferiscono negativamente nella vita di coppia.
  • Quando si ha difficoltà a gestire problemi materiali (es. economici o logistici)
  • Quando si vive un evento traumatico o complicato da gestire (es. lutti, malattie, trasferimenti improvvisi, licenziamenti, ecc.).

Perché è importante farsi aiutare da un esperto?

  • Perché spesso è difficile o impossibile trovare una soluzione al problema da soli, in quanto può essere necessario prima divenire consapevoli di alcuni aspetti di sé e dell’altro per uscire dalla difficoltà!
  • Per comprendere in modo chiaro quali sono gli elementi problematici che determinano la crisi!
  • Per migliorare la comunicazione, l’espressione emotiva e i comportamenti!
  • Per eliminare o diminuire i comportamenti disfunzionali o dannosi!
  • Per sviluppare comportamenti funzionali e utili (es. complicità, intimità, ascolto e comprensione reciproca)
  • Per individuare le cause che hanno generato i problemi e la crisi!
  • Per trovare delle soluzioni adattive nel rispetto di se stessi e del partner!
  • Per evitare che la conflittualità esplicita o implicita tra i partner influenzi negativamente lo sviluppo psicologico dei propri figli!

La presenza di figli è un elemento molto importante da non sottovalutare che spesso rappresenta una delle motivazioni più forti nell’intraprendere un percorso di terapia di coppia!

Le ricerche dimostrano che la discordia e la conflittualità latente o inespressa dai genitori per un bambino è sconvolgente o dannosa quanto una lite aperta e può interferire significativamente con il suo comportamento e il suo senso di sicurezza emotiva. “I bambini sono come contatori Geiger emotivi”, ha dichiarato Mark E. Cummings, professore di psicologia presso l’Università di Notre Dame, che ha condotto per più di 20 anni studi approfonditi sugli effetti della discordia coniugale sui bambini. I bambini, ha spiegato, sono incredibilmente in sintonia con la comunicazione emotiva che intercorre tra i genitori; sono ben consapevoli che, per i loro genitori, l’espressione non verbale è la chiave per comunicare sentimenti. (Per approfondimenti cosultare l’articolo “Come il conflitto silenzioso nella coppia ferisce i bambini”, Ordine Psicologi Lazio).

La terapia Cognitivo Comportamentale di Coppia

Si basa essenzialmente su tre obiettivi:

  1. Individuazione e modifica delle assunzioni disfunzioni sulla coppia, su di sé e sul partner;
  2. Individuazione dei comportamenti disfunzionali o dannosi nella relazione;
  3. Modifica di cognizioni e comportamenti disfunzionali che non aiutano la relazione in favore di altri più adattivi.

E’ importane stabilire il tipo di disagio:

Disagio “primario”: dovuto al mancato soddisfacimento dei bisogni o desideri dei partner (es. affiliazione, autonomia, intimità, sessualità, sicurezza, ecc.).

Disagio “secondario”: dovuto all’utilizzo di strategie disfunzionali dei partner per gestire l’incomprensione, il conflitto o il rifiuto (es. disprezzare, criticare, evitare, stare sulla difensiva, aggredire verbalmente o fisicamente, ecc.).

Fase iniziale di valutazione (l’assessment della coppia)

terapia di coppia

L’assessment della coppia è un processo finalizzato alla valutazione del funzionamento psicologico dei singoli partner e della coppia (interazioni e dinamiche relazionali). Esso si sviluppa in circa 3-4 incontri. In questi primi incontri si effettuano: l’analisi della domanda (motivo della richiesta dell’intervento), anamnesi della storia di coppia e familiare (storia dalla coppia e della famiglia), analisi degli episodi narrativi (analisi degli eventi significativi). E’ importante riservare due colloqui individuali con il singolo partner per raccogliere informazioni personali aggiuntive (che non si vuole condividere con il partner) e il punto di vista del singolo rispetto alla situazione.

Nella fase valutativa è importante indagare:

  • Il grado di soddisfazione generale percepita dai partner
  • Quantità e qualità delle dimostrazioni affettive (intimità, affetto, sessualità)
  • Interessi, attività condivise nel tempo libero
  • Grado di accordo percepito nell’area: gestione economica, sessualità, educazione, amicizie, relazioni familiari, ecc.

Fase del trattamento

Nella fase di trattamento vero e proprio è importante diminuire i comportamenti negativi e incrementare quelli positivi, riducendo la distanza tra i partner. In questa fase si insegnano ai partner le tecniche di comunicazione assertiva come:

  • Disinnescare la rabbia verso il partnercrisi di coppia psicologo
  • Riconoscere le proprie emozioni e quelle del partner
  • Individuare i propri bisogni e quelli del partner
  • Ascoltare il partner
  • Prestare attenzione ai bisogni del partner
  • Esprimere le critiche in modo corretto (rispettoso, non violento)
  • Considerare gli aspetti positivi del partner
  • Imparare a distinguere manifestazioni di “amore patologico” (caratterizzato da simbiosi, possessività, accudimento eccessivo, competizione, sfiducia, ecc.)  e “amore sano” (caratterizzato da fiducia, autonomia/libertà, mediazione, rispetto per sé e per l’altro).
  • Imparare a mediare nelle situazioni di disaccordo

Aspetti importanti in un rapporto di coppia sano:

  • Espressione di emozioni, pensieri e bisogni nel rispetto del partner
  • Riconoscere i pregi e i limiti del partner
  • Imparare a dire di “no” e accettare i “no”
  • Saper ascoltare e saper chiedere di essere ascoltati
  • Saper mediare in caso di conflitto o disaccordo
  • Imparare a gratificare il partner riconoscendo la sua importanza
  • Comprendere e soddisfare i bisogni del partner
  • Accettare gli alti e bassi nella relazione
  • Avere fiducia nell’altro e preservare la libertà/autonomia reciproca
  • Raggiungere e alimentare l’intesa sessuale e l’intimità affettiva
  • Stabilire e mantenere rapporti equilibrati con le famiglie di origine
  • Saper ricorrere all’umorismo per non drammatizzare

Alcune idee false sulla coppia che fanno soffrire…

  • Vorrei il partner perfetto
  • L’altro mi completa
  • L’amore vero dovrebbe essere facile
  • L’amore vero dura per sempre
  • Se l’altro mi ama deve cambiare

Alcune idee razionali sulla coppia che aiutano a stare meglio…

  • Il partner perfetto non esiste!
  • Posso esistere anche senza di te, ma preferisco stare con te!
  • L’altro mi arricchisce ma non mi completa!
  • Sono autonomo anche se tu non ci sei!
  • È impossibile essere sempre d’accordo con l’altro!
  • L’amore in senso generico e assoluto non esiste in una coppia, ma le azioni d’amore verso il partner compiute ogni giorno lo rendono duraturo!

“Ogni rapporto d’amore tra uomo e donna vede inevitabilmente coinvolto un unico protagonista: la coppia. La coppia non è semplicemente la somma di “Io” + “Te” ma qualcosa di diverso, complicato, unico che racchiude in sè tanto il dolore e la responsabilità della crisi quanto il grande potere di superarla rinnovandosi” (Giulia Bartolomeo).