DISTURBO POST TRAUMATICO DA STRESS
Il Disturbo post traumatico da stress (PTSD) si sviluppa a seguito di eventi traumatici (catastrofico o violentI) nei quali la persona è stata coinvolta o ha semplicemente assistito. Tali eventi hanno rappresentato una minaccia all’integrità fisica della persona o di altri o causato lesioni gravissime o la morte di altre persone; la persona resta convolta o assiste a tali eventi sperimentando sentimenti di impotenza, orrore e fortissima paura, manifestando una fortissima reazione di ansia. Durante e dopo l’esposizione a eventi traumatici possono presentarsi sintomi dissociativi, quali:
- sensazione soggettiva di insensibilità, distacco o assenza di reattività emozionale;
- riduzione della consapevolezza dell’ambiente circostante e stordimento;
- derealizzazione;
- depersonalizzazione;
- amnesia dissociativa ovvero incapacità di ricordare qualche aspetto particolare del trauma.
Un sintomo caratteristico di questo disturbo è la sensazione di rivivere continuamente l’evento traumatico attraverso flashback, illusioni o allucinazioni. La persona vive stati dissociativi e la costante e terribile percezione che l’evento stressante stia per ripetersi. Di conseguenza l’individuo tende ad evitare gli stimoli (luoghi, immagini, informazioni, ecc,.) associati all’evento al fine di evitare il ricordo dell’esperienza traumatica e diminuire la reattività emozionale. I sintomi legati a quest’ultimo aspetto rigualdano l’elevazione dell’arousal (attivazione fisiologica) e comprendono la difficoltà ad addormentarsi o a mantenere il sonno, la difficoltà a concentrarsi, l’ipervigilanza ed esagerate risposte di allarme. Un’altra caratteristica del disturbo post traumatico da stress è la riduzione dell’interesse per gli altri spesso accompagnata da un senso di distacco e di estraneità, e l’incapacità di provare emozioni positive. Per fare diagnosi di questo disturbo la sintomatologia deve protrarsi per oltre un mese successivamente all’evento traumatico e compromettere il funzionamento individuale, sociale e lavorativo del soggetto.
Secondo il Manuale Diagnostico e Statistico dei disturbi mentali (DSM-5; APA, 2013) per effettuare diagnosi di Disturbo post-traumatico da stress (PTSD) è necessario che la persona:
1.SIA STATA ESPOSTA A UN TRAUMA facendo esperienza diretta o indiretta dell’evento catastrofico o violento;
2. MANIFESTI SINTOMI INTRUSIVI CORRELATI ALL’EVENTO TRAUMATICO come ricordi ricorrenti, involontari ed intrusivi, incubi, flashback e sintomi dissociativi come la depersonalizzazione e la derealizzazione. Inoltre la persona sente o agisce come se l’evento traumatico si stesse ripresentando;
3. EVITI PERSISTENTEMENTE GLI STIMOLI ASSOCIATI ALL’EVENTO TRAUMATICO sia stimoli interni come ricordi spiacevoli, pensieri o sentimenti sia stimoli esterni come luoghi, conversazioni, attività, oggetti e situazioni strettamente associati all’evento traumatico;
4. MANIFESTI ALTERAZIONI NEGATIVE DI PENSIERI ED EMOZIONI ASSOCIATE ALL’EVENTO TRAUMATICO come persistenti ed esagerate convinzioni negative su sè, gli altri e il mondo o pensieri erronei sulle responsabilità e le cause dell’evento traumatico. Di conseguenza la persona sperimenta emozioni negative molto forti come rabbia, colpa, paura e sentimenti di distacco e disinteresse nei confronti degli altri nonchè incapacità di provare piacere ed emozioni positive;
5. MANIFESTI MARCATE ALTERAZIONI DELL’AROUSAL E DELLA REATTIVITÀ ASSOCIATI ALL’EVENTO TRAUMATICO come ipervigilanza, esagerate risposte di allarme, comportamento irritabile e scoppi di rabbia (aggressività fisica o verbale) nei confronti di persone o oggetti, alterazioni del sonno (difficoltà ad addormentarsi o a mantenere il sonno ) e difficoltà di concentrazione.
La sintomatologia si protrae per più di 1 mese e causa disagio clinicamente significativo o compromissione del funzionamento in ambito sociale, lavorativo o in altre aree importanti della vita.
Vivere un evento traumatico non significa necessariamente sviluppare un disturbo post traumatico da stress, nella maggior parte dei casi la sintomatologia si risolve favorevolmente in breve tempo se la persona riceve un sostegno adeguato. Sicuramente la gravità del trauma e la il grado di minaccia percepita giocano un ruolo significativo nello sviluppo del disturbo. Pertanto, maggiore è l’entità del trauma e della minaccia percepita, maggiore è la possibilità di sviluppare un PTSD (APA, 2013). Tuttavia, la gravità del trauma non è l’unica variabile che detrmina tale disturbo, altri fattori come ad esempio le caratterisiche di personalità rappresentano dei fattori che influenzano l’insogere del PTSD. I dati scientifici mostrano come il PTSD si sviluppa nel 5% degli uomini e nel 10% delle donne di qualsiasi età (APA, 2013). Chiaramente questo disturbo insorge più frequentemente nelle persone che sono state esposte a eventi traumatici estremi come guerre, crimini, disastri naturali e incidenti gravi. Tuttavia, si riscontra una sua elevata prevalenza anche negli adulti sopravvissuti ad abusi fisici e sessuali durante l’infanzia con percentuali che variano dal 37% al 44% (Rosner et al., 2014).